29 May, 2013

I Semi della Morte

Non entreremo nei dettagli tecnici degli "OGM" (GMO in Inglese) organismi geneticamente modificati, intorno ai quali è possibile  informarsi su siti web più specifici. Ci limitiamo a sottilineare come, nel più assoluto disprezzo della volontà popolare, e del sacrosanto "principio di precauzione", continuano ad essere venduti e commercializzati  semi di piante non esistenti in natura ma create geneticamente in laboratorio, che in sostanza autoproducono sostanze tossiche al loro interno per poter uccidere i parassiti in modo più efficace ed il cui effetto sulla salute umana e sugli equilibri del pianeta è assolutamente sconosciuto o addirittura già palesemente nocivo. Ciò che è pazzesco è che  poi queste piante a causa del vento si propagano negli ambienti circostanti andando a contaminare anche le piante normali di quei contadini che vogliono produrre in modo biologico. Al punto che ormai la legge è costretta a tollerare una piccola percentuale di prodotto ogm anche dove di ogm non ci dovrebbe essere traccia. Non contenta la lobby chimica ha costretto i governi ad imporre ai contadini l'acquisto delle sementi da "apposite aziende certificate" impedendo loro di prodursi in proprio le sementi in modo naturale come hanno sempre fatto. E' un po' come se vietassero ad una famiglia di fare figli in modo naturale, e la obbligassero a comprare neonati "certificati" prodotti da aziende apposite. Sembra fantascienza ma ci siamo già dentro fino al collo. L'umanità sta perdendo letteralmente il controllo della propria vita, orchestrata ormai da un gruppetto di 300 persone che da New York o da Londra decidono le sorti dell'universo senza che nessuno riesca ad opporsi grazie soprattutto alla collusione con il sistema mediatico che pilota ed indirizza l'informazione. I politici stessi, i medici, gli studenti universitari sono essi stessi vittime di una falsa informazione che ha lo scopo di mantenere il potere nelle mani di questo ristrettissimo gruppo di persone.  Qui di seguito un documentario in lingua inglese di 80 minuti che cerca di fare un po' di luce sulla questione.





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