17 October, 2011

I 4 Livelli Della Felicità

Oggi cercheremo di affrontare un argomento molto importante e profondo con la pretesa (ahimé ...) di renderlo semplice.

Tutti più o meno affermano di cercare la felicità, ma si nota una grande confusione riguardo al concetto stesso. Con uno schema che è forzatamente limitativo ed impreciso cercheremo di mettere un pò di ordine in questo senso.

Possiamo dividere la felicità nel suo concetto più ampio in 4 livelli.


Il primo livello è quello della Sopravvivenza.

Per due terzi della popolazione mondiale, la felicità è qualcosa di molto semplice: La possibilità di sopravvivere. Il solo fatto di riuscire a trovare il cibo per vivere un giorno in più è di per sé altamente gratificante. E' ovvio che queste persone non hanno la possibilità di passare ad un livello di felicità superiore. Tempo fa un amico giornalista che passa molto del suo tempo in Africa, mi confidò che una delle cose che lo ha sempre colpito maggiormente in questa parte del mondo è l'assenza del concetto di "Amore" così come noi lo intendiamo (Terzo livello). Per fare un esempio mi disse che una donna può perdere un figlio od il marito e dopo solo qualche giorno di sofferenza, tornare ad una vita assolutamente normale come se nulla fosse successo. Lo stesso vale anche per gli uomini naturalmente. Il motivo è appunto quello di cui sopra, ovvero non c'è la possibilità per queste persone di passare ad un livello di felicità superiore.

Il Secondo livello è quello del Piacere.

Quando un individuo riesce a soddisfare i suoi bisogni primari come avviene nei paesi occidentali, solitamente entra nel secondo livello di felicità, ovvero inizia ad identificare la felicità con il piacere. Il piacere è quella gratificazione che normalmente deriva dal soddisfacimento dei cinque sensi ma non solo. Ad esempio il Gusto sarà soddisfatto dal piacere di mangiare non piu' per la sola sopravvivenza ma ricercando sapori raffinati e diversi, dal bere alcoolici e superalcoolici, Il Tatto sarà soddisfatto dal piacere del Sesso, L'Udito sarà soddisfatto dal piacere di ascoltare musica, andare a concerti e in discoteca, La Vista sarà soddisfatta dal piacere di viaggiare, andare al cinema e cosi' via. Ai piacere dei cinque sensi si aggiungono poi altri piaceri come quello del possesso, ovvero il piacere di acquistare continuamente oggetti come scarpe, vestiti, automobili, telefonini etc... Questo secondo livello di felicità in cui tutti passiamo volenti o nolenti ha una spiacevole caratteristica: E' molto volatile. Ovvero la felicità indotta dal soddisfacimento del piacere è brevissima. A volte dura solo pochi giorni, a volte dura poche ore, a volte finisce all'istante, non appena il piacere termina. Il Piacere necessità quindi di essere continuamente e infinitamente rinnovato nella ricerca spasmodica di trattenere quella felicità che invece sfugge inesorabilmente. E' un livello che nasconde anche qualche insidia. Chi infatti non riesce a capire che non esiste alcun piacere in grado di regalare una felicità duratura, continuerà ad insistere ossessivamente nella ricerca di piaceri sempre nuovi e sempre più estremi come Alcolismo, Consumo di Droga, Pratiche sessuali estreme, Acquisti Compulsivi, Dipendenza dal Gioco d'azzardo, Sport Estremi e Pericolosi, Bulimia etc...
Queste persone si convincono di non essere felici non perché il piacere in sé dia una felicità volatile così come è nella realtà delle cose, ma perché credono di "Non avere ancora trovato il piacere giusto, o abbastanza intenso". Ma c'è sotto anche qualcosa di più subdolo. Ovvero "Il Sistema" di cui abbiano parlato molte volte, ha interesse a convincere, e lo fa con tutti i mezzi a disposizione, che il piacere possa regalare la felicità duratura. Lo fa perché tanto più la gente cerca di soddisfare i piaceri, tanto più spende il proprio denaro faticosamente guadagnato ritrovandosi poi ancora insoddisfatta e cercando nuovi stimoli e piaceri in un circolo vizioso che non ha mai fine e che ha il solo scopo di arricchire le "famiglie" che governano l'economia ed il mondo intero.


Il Terzo Livello è quello dell'Amore.

Si noti che qui non intendiamo l'Amore nel senso romantico e limitativo del termine, ma nel suo significato più esteso: Amore per il prossimo, Amore per la vita, Amore per gli Animali, Amore per i sofferenti, Amore. Potremmo definire la felicità che deriva dall'amore come "Un senso di Gioia Profondo e Duraturo". Alcuni trovano questo amore nella coppia, altri lo trovano nell'aiutare i deboli come Madre Teresa o i feriti come Gino Strada o nel salvare i Delfini o i Gorilla di Montagna. L'amore conosce infinite strade per manifestarsi e ognuno può trovare la propria. Se però siamo troppo attaccati al secondo livello di felicità, ovvero al piacere, non riuciremo a fare questo step evolutivo e passare al terzo livello perché nella ricerca dell'amore porteremo con noi tutte le nevrosi e le negatività legate alla ricerca del piacere.


Il Quarto Livello è quello del Significato.

Orbene, se la vita fosse eterna, se fossimo immortali probabilmente ci fermeremmo tutti al terzo livello. Cosa si può volere di più di una gioia profonda e duratura ? Ma l'uomo che ha raggiunto la felicità ha bisogno di capire perché. Quale è il senso di questa felicità se poi immancabilmente dovrò lasciarla alla mia morte ? Quale è il senso della mia presenza qui ?  Si' sono felice, e allora ?  Ecco quindi la necessità del Significato, ovvero del quarto livello di felicità, quello  che probabilmente pochissimi individui raggiungono e che potremmo definire come "Senso della Vita", "Significato dell'esistenza", "Illuminazione".


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