09 December, 2011

Deprivati Della Luce Naturale

No, non stiamo parlando di anima e di quel tipo di illuminazione. Parliamo proprio di luce fisica, della luce del sole. Uno degli enormi vantaggi della vita da Fulltimer è il ritorno ad una corretta esposizione alla luce naturale. La quasi totalità degli esseri viventi vive all'aperto, ad eccezione dell'uomo che si è costantemente e progressivamente sottratto alla luce. Viviamo più chiusi dei polli della Amadori, per i quali, paradossalmente (ma giustamente, beninteso), ci battiamo affinché vengano allevati all'aria aperta. E l'uomo ? Non sta forse peggio dei polli ? Provate a pensare ad una vostra giornata tipica. Quante ore spendete all'aperto, ovvero esposti alla luce naturale ? Poche. Quando siete infanti siete per forza di cose in casa, e uscite solo qualche ora con vostra madre che disperatamente fa lo slalom con il passeggino tra autobus e marciapiedi. Poi arrivano l'asilo, la scuola, i compiti a casa, la televisione, il lavoro. Persino durante gli spostamenti sieti chiusi in un automobile o nel treno. Siete sempre chiusi dentro qualcosa. E badate, la luce che entra dalla finestra di casa o dell'ufficio o dal parabrezza dell'auto, oltre ad essere inferiore, è anche privata di alcune componenti. La luce di una finestra è un po' come la verdura cotta, fa sempre bene ma ha perso quasi tutte le vitamine durante la cottura. Inoltre un semplice test con la vostra macchina fotografica vi mostrerà che anche in una giornata nuvolosa, la luce esterna è molto maggiore di quella che avreste in casa in una giornata di sole. L'importanza della luce è stata spesso dimostrata scientificamente. L'alto numero di suicidi e depressione presente nei paesi scandinavi è legato non alla qualità di vita, che è molto buona, ma alla scarsità di luce, soprattutto nei mesi invernali. Ma l'importanza della luce naturale per l'uomo appare evidente anche ai profani. Chiunque abbia viaggiato un poco avrà notato come a dispetto delle condizioni di vita spesso precarie, le popolazioni che vivono in zone a clima tropicale o temperato, e che quindi spendono quasi tutta la giornata esposti alla luce naturale, sono più felici, gioviali, in una parola "Vivi". Ma c'è di più. Avrete notato che sono pochissimi gli africani che portano gli occhiali. Ebbene proprio recentemente è stata scoperta una relazione diretta tra i disturbi della vista e la scarsa esposizione alla luce naturale dei bambini, tipica dei paesi civilizzati, dove già dai 5 anni il bambino viene rinchiuso alla mattina nelle pareti della scuola ed al pomeriggio nella mura di casa a fare i compiti assegnati. Oggi con l'introduzione dei computer, la situazione non potrà che peggiorare dal momento che anche i momenti di svago, vengono spesi dai bambini non più all'aria aperta ma davanti ad uno schermo con qualche videogame. Che fare dunque ? In attesa di annoverarvi tra i novelli "Fulltimers" cercate di sfruttare al massimo la luce naturale. Che non significa, badate, luce diretta del sole sulla pelle o negli occhi, che può avere anche conseguenze negative. Il posto ideale è un posto all'aperto, all'ombra ma luminoso. Alla mattina, scesi dall'auto e prima di entrare in ufficio, restate qualche minuto all'aria aperta, in una zona luminosa. Nella pausa pranzo, non chiudetevi in un Bar, ma piuttosto sedetevi su una panchina esterna con un sandwich o un o yoghurt. E soprattutto nel weekend uscite il più possibile. Anche per leggere un libro sedetevi in un parco pubblico. E per favore, evitate il massimo della tristezza: Passare la domenica con la famiglia all'Ikea !

03 December, 2011

La Noia: Una Conseguenza dell' Iperattività.

A chi non capita di essere annoiato ?
La Noia è quella sensazione fastidiosissima di voler fare qualcosa senza peraltro trovare nulla che valga la pena di essere fatto. E' comune a tutti gli uomini e persino agli animali, tra i quali è stato osservato che la noia è tanto più frequente tanto più l'animale è intelligente. Per intenderci: La mucca si annoia meno del cane o del gatto. Si annoiavano anche gli uomini primitivi che molto probabilmente cominciarono a dipingere le caverne in qualche uggiosa giornata invernale. Diversi filosofi si sono occupati della Noia, ma ciò che è inquietante è che la sofferenza generata dalla Noia sembra essere aumentata in maniera esponenziale negli ultimi anni. E' qualcosa che fa molto piacere a quelli del Sistema Globale in quanto la persona annoiata, spesso cerca di vincere la noia mangiando più del necessario, o acquistando prodotti non realmente necessari. Insomma, tanto più gli individui sono annoiati, tanto pîù salgono i fatturati. Non sarà che questa Noia sia creata consapevolmente ? Ci occuperemo in un altro post dei programmi scolastici e della "strana" assenza della materie artistiche, che come vedremo ha una ragione tutt'altro che nobile. Per il momento soffermiamoci sul fatto che il bambino viene oggi sottoposto ad una iperattività cerebrale e fisica sin dalla più tenera età. Tanto più il cervello si abitua a lavorare in modo intenso, tanto più farà fatica a rimanere in una condizione di riposo. Condizionando il bambino fin dalla tenera età a vivere in uno stato di continuo esercizio cerebrale, tanto più lo condanneremo ad una vita divorata dalla noia. E' un po' quello che succede quando si sta molti giorni in barca, e scendendo a terra e abituati all'oscillazione continua del natante, si prova una sensazione di nausea nel rimanere su una superficie stabile e fissa. Ma pensiamo anche a quei lavoratori che abituati a lavorare in modo duro e continuativo per tutta una vita al momento di andare in pensione, invece di sentirsi felici e di godersi il meritato riposo, vanno in tilt, si annoiano a morte e spesso sono vittime della depressione. Il cervello non riesce più a rimanere in una situazione di riposo ma cerca continuamente uno stimolo, in una sorta di "dipendenza" da attività. Cosa fare dunque ? Esattamente l'opposto di quello che ci hanno insegnato a fare in buona o mala fede. Se ci assale la noia, non dobbiamo cercare uno stimolo o qualcosa da fare perché continueremmo ad alimentare questa "dipendenza da attività cerebrale". Dobbiamo invece educare il nostro cervello abituandolo gradualmente ad alternare a periodi di attività, altrettanti periodi di "stasi". Se non riusciamo a restare senza pensare e senza fare nulla come insegnano i maestri Tibetani, prendiamo esempio semplicemente dagli animali che quando si annoiano, vanno a dormire. Anche se è giorno, anche se non ci sembra il momento. Vinciamo quel senso di colpa proprio del sistema occidentale secondo cui dormire od oziare è una colpa gravissima, quasi un reato. Facciamo riposare il nostro cervello. La Noia se ne andrà per la sua strada.

02 December, 2011

La Storia dell'Acqua in Bottiglia

Annie Leonard ha realizzato questo interessante video sull'acqua minerale ed il business ad essa correlato.

27 November, 2011

Crisi Economica - Cosa c'è Dietro ?

A proposito della crisi economica attuale è bene sentire diverse campane.
Di seguito troverete un servizio tratto dalle news della TV Svizzera.



19 November, 2011

Le Moto adatte ai Camperisti Fulltimer

Una volta iniziata la vita da Camperista Fulltimer, vi renderete conto della necessità di avere con voi un piccolo mezzo per gli spostamenti quotidiani. Non è infatti agevole usare il vostro Camper per andare a fare la spesa o per piccole escursioni. Inoltre una volta conquistata una bella posizione panoramica, e livellato il vostro camper con i cunei sottoruota, doversi muovere con la vostra "casa" appresso sarebbe una scocciatura. Ecco quindi che un piccolo motociclo farà al caso vostro.
Ci sono tre possibilità per trasportare un motocicolo con il vostro camper:

A) All'interno del Garage del vostro camper.
B) Con un apposito Carrello-Rimorchio
C) Con un Portamoto.

La soluzione A, è possibile solo con alcuni modelli più recenti di Camper che hanno un Garage molto ampio. Il vantaggio è che la moto è coperta e riparata dagli sguardi dei malintenzionati, tuttavia lo spazio a disposizione spesso è piccolo e poco agevole e consente il trasporto solo di piccoli ciclomotori o poco più.
Inoltre il motociclo vi "mangia" lo spazio molto prezioso che nel camper vi servirebbe per stoccare tutti i vostri oggetti voluminosi.

La soluzione B, il Carrello, è quella che vi consente di trasportare anche moto molto pesanti e di grossa cilindrata. Ha però lo svantaggio di farvi guidare sempre con un rimorchio appresso, il quale in certe condizioni può rivelarsi problematico. Avete presente quando il navigatore vi fa prendere una "scorciatoia" e alla fine vi ritrovate in fondo ad un vicolo strettissimo e non potete più proseguire ? Ecco, in quella occasione (tutt'altro che rara) se oltre al camper avete anche un rimorchio attaccato .... sono dolori ! I Fulltimers tedeschi sono i più affezionati al Carrello. Noi lo consigliamo solo a chi ha una destinazione precisa e sa esattamente le strade che percorrerà e dove si fermerà per la destinazione finale, luogo in cui presumibilmente verrà sganciato il carrello.

La soluzione C, il portamoto, è quella più usata attualmente. Il portamoto non è altro che una specie di paraurti sporgente (i modelli più recenti sono retrattili) al di sopra del quale si posizione la moto affrancandola con le apposite cinghie. Attenzione però: Il peso massimo trasportabile consentito sul portamoto è di 150 Kg. Vedrete quindi che la maggior parte dei camperisti si accontenta di un piccolo Scooter, perché non appena si sale di dimensioni il peso oltrepassa la soglia massima. Un piccolo scooter però non è sempre l'ideale per un camperista. E' fragile, facilmente ammaccabile, con il passeggero e in salita non si muove, e può andare solo su asfalto. Ma allora ? Che si fa ? Una soluzione esiste, sono le poco conosciute moto "Scrambler" che hanno le seguenti caratteristiche:

- Disponibili in cilindrate intermedie con discreta potenza
- Economiche all'acquisto
- Bassi consumi di carburante
- Molto leggere e maneggevoli (Sotto i 150 Kg)
- Molto resistenti
- Consentono l'utilizzo in Fuoristrada
- Sono più basse rispetto alle vere moto da fuoristrada

Ecco di seguito i 3 modelli di motocicletta ideali per il Camperista:


BETA URBAN 200
Peso: 110 Kg.
Listino: 3.980 Euro
http://www.betamotor.com/









HM LOCUSTA 200
Peso: 114 Kg
Listino: 4.225 Euro
http://www.hmmoto.it/








RIEJU TANGO 250
Peso: 110 Kg
Listino: 3.840 Euro
http://www.riejumoto.com/

17 October, 2011

I 4 Livelli Della Felicità

Oggi cercheremo di affrontare un argomento molto importante e profondo con la pretesa (ahimé ...) di renderlo semplice.

Tutti più o meno affermano di cercare la felicità, ma si nota una grande confusione riguardo al concetto stesso. Con uno schema che è forzatamente limitativo ed impreciso cercheremo di mettere un pò di ordine in questo senso.

Possiamo dividere la felicità nel suo concetto più ampio in 4 livelli.


Il primo livello è quello della Sopravvivenza.

Per due terzi della popolazione mondiale, la felicità è qualcosa di molto semplice: La possibilità di sopravvivere. Il solo fatto di riuscire a trovare il cibo per vivere un giorno in più è di per sé altamente gratificante. E' ovvio che queste persone non hanno la possibilità di passare ad un livello di felicità superiore. Tempo fa un amico giornalista che passa molto del suo tempo in Africa, mi confidò che una delle cose che lo ha sempre colpito maggiormente in questa parte del mondo è l'assenza del concetto di "Amore" così come noi lo intendiamo (Terzo livello). Per fare un esempio mi disse che una donna può perdere un figlio od il marito e dopo solo qualche giorno di sofferenza, tornare ad una vita assolutamente normale come se nulla fosse successo. Lo stesso vale anche per gli uomini naturalmente. Il motivo è appunto quello di cui sopra, ovvero non c'è la possibilità per queste persone di passare ad un livello di felicità superiore.

Il Secondo livello è quello del Piacere.

Quando un individuo riesce a soddisfare i suoi bisogni primari come avviene nei paesi occidentali, solitamente entra nel secondo livello di felicità, ovvero inizia ad identificare la felicità con il piacere. Il piacere è quella gratificazione che normalmente deriva dal soddisfacimento dei cinque sensi ma non solo. Ad esempio il Gusto sarà soddisfatto dal piacere di mangiare non piu' per la sola sopravvivenza ma ricercando sapori raffinati e diversi, dal bere alcoolici e superalcoolici, Il Tatto sarà soddisfatto dal piacere del Sesso, L'Udito sarà soddisfatto dal piacere di ascoltare musica, andare a concerti e in discoteca, La Vista sarà soddisfatta dal piacere di viaggiare, andare al cinema e cosi' via. Ai piacere dei cinque sensi si aggiungono poi altri piaceri come quello del possesso, ovvero il piacere di acquistare continuamente oggetti come scarpe, vestiti, automobili, telefonini etc... Questo secondo livello di felicità in cui tutti passiamo volenti o nolenti ha una spiacevole caratteristica: E' molto volatile. Ovvero la felicità indotta dal soddisfacimento del piacere è brevissima. A volte dura solo pochi giorni, a volte dura poche ore, a volte finisce all'istante, non appena il piacere termina. Il Piacere necessità quindi di essere continuamente e infinitamente rinnovato nella ricerca spasmodica di trattenere quella felicità che invece sfugge inesorabilmente. E' un livello che nasconde anche qualche insidia. Chi infatti non riesce a capire che non esiste alcun piacere in grado di regalare una felicità duratura, continuerà ad insistere ossessivamente nella ricerca di piaceri sempre nuovi e sempre più estremi come Alcolismo, Consumo di Droga, Pratiche sessuali estreme, Acquisti Compulsivi, Dipendenza dal Gioco d'azzardo, Sport Estremi e Pericolosi, Bulimia etc...
Queste persone si convincono di non essere felici non perché il piacere in sé dia una felicità volatile così come è nella realtà delle cose, ma perché credono di "Non avere ancora trovato il piacere giusto, o abbastanza intenso". Ma c'è sotto anche qualcosa di più subdolo. Ovvero "Il Sistema" di cui abbiano parlato molte volte, ha interesse a convincere, e lo fa con tutti i mezzi a disposizione, che il piacere possa regalare la felicità duratura. Lo fa perché tanto più la gente cerca di soddisfare i piaceri, tanto più spende il proprio denaro faticosamente guadagnato ritrovandosi poi ancora insoddisfatta e cercando nuovi stimoli e piaceri in un circolo vizioso che non ha mai fine e che ha il solo scopo di arricchire le "famiglie" che governano l'economia ed il mondo intero.


Il Terzo Livello è quello dell'Amore.

Si noti che qui non intendiamo l'Amore nel senso romantico e limitativo del termine, ma nel suo significato più esteso: Amore per il prossimo, Amore per la vita, Amore per gli Animali, Amore per i sofferenti, Amore. Potremmo definire la felicità che deriva dall'amore come "Un senso di Gioia Profondo e Duraturo". Alcuni trovano questo amore nella coppia, altri lo trovano nell'aiutare i deboli come Madre Teresa o i feriti come Gino Strada o nel salvare i Delfini o i Gorilla di Montagna. L'amore conosce infinite strade per manifestarsi e ognuno può trovare la propria. Se però siamo troppo attaccati al secondo livello di felicità, ovvero al piacere, non riuciremo a fare questo step evolutivo e passare al terzo livello perché nella ricerca dell'amore porteremo con noi tutte le nevrosi e le negatività legate alla ricerca del piacere.


Il Quarto Livello è quello del Significato.

Orbene, se la vita fosse eterna, se fossimo immortali probabilmente ci fermeremmo tutti al terzo livello. Cosa si può volere di più di una gioia profonda e duratura ? Ma l'uomo che ha raggiunto la felicità ha bisogno di capire perché. Quale è il senso di questa felicità se poi immancabilmente dovrò lasciarla alla mia morte ? Quale è il senso della mia presenza qui ?  Si' sono felice, e allora ?  Ecco quindi la necessità del Significato, ovvero del quarto livello di felicità, quello  che probabilmente pochissimi individui raggiungono e che potremmo definire come "Senso della Vita", "Significato dell'esistenza", "Illuminazione".


03 October, 2011

Espresso anche in Camper ...

Vabbè ... con un costo di 237 Euro questa macchina non si può certo dire che si sposi perfettamente con il concetto di vita minimalista ...... però se qualcuno proprio non potesse rinunciare ad un buon espresso anche in Camper ... eccolo servito:

13 September, 2011

Giorgio Bettinelli

Tre anni fa, esattamente il 16 Settembre 2008, moriva a Jinghong in circostanze misteriose Giorgio Bettinelli, un personaggio incredibile. Giorgio, originario di Crema, era diventato una sorta di mito per tutti i motociclisti e viaggiatori. Cominciò a viaggiare nel 1992 (prima tappa da Roma a Saigon) praticamente senza fermarsi mai salvo pause tecniche in Italia e percorrendo migliaia e migliaia di chilometri intorno al mondo, nessun continente escluso. Solo la morte purtroppo è riuscita a fermarlo. Non incontrai mai personalmente Giorgio ma scambiai solo qualche mail su uno dei tanti blog che riusciva a tenere durante i suoi viaggi. Ho i suoi quattro libri in primo piano sulla mia libreria, il primo, forse il piu' bello ed ispirato, IN VESPA DA ROMA A SAIGON, e poi BRUM BRUM, 254.000 CHILOMETRI IN VESPA, e ancora RHAPSODY IN BLACK (L'esperienza africana) e l'ultimo, LA CINA IN VESPA, diario di un viaggio a zonzo per la Cina condiviso in parte con la neo-moglie Taiwanese Yapei. Giorgio era uno di quegli uomini affetto da quel sentimento particolare e indefinibile che solo i portoghesi riescono a spiegare con una parola: Saudade. Saudade è un termine portoghese che non è traducibile in italiano né in un'altra lingua e che potremmo tentare di spiegare come: "La Nostalgia per qualcosa che non si sa e che non è ancora avvenuto". Giorgio aveva questa Saudade nel cuore, quella specie di malinconia che ti spinge a cercare, cercare, cercare qualcosa che non sai neanche tu cosa sia. E per questo girava per il mondo, nomade per caso, con poche cose e tanta voglia di scoprire luoghi e persone. La notizia della sua morte, annunciata da Yapei Bettinelli, la moglie mi commosse molto. Si dice che un libro è bello quando senti il dediderio di chiedere qualcosa all'autore. E allora i libri di Giorgio dovevano essere bellissimi perché io avevo 100, 1000 domande da fare a Giorgio, ma non c'è stato tempo. Mi sarebbe piaciuto raggiungerlo a Jinghong, in quel posto sperduto della Cina occidentale dove aveva deciso di "mettere su famiglia" con Yapei.

Aveva deciso che quello era il posto giusto per fare base. Un posto dal quale ripartire alla scoperta ancora più dettagliata dell'Asia. Il prossimo progetto sarebbe stato il Tibet. Le cause della morte sono un vero mistero. Non c'è mai stata una versione ufficiale delle autorità Cinesi, o almeno non compare. Qualcuno sospetta anche che il suo voler indagare sul Tibet potesse dare fastidio a qualcuno. Quello che è certo è che Giorgio non era malato, era in buona salute e il giorno della morte si trovava in casa a Jinghong a riposare, mentre la moglie era uscita a fare qualche acquisto. Al suo ritorno a casa Yapei lo trova nel letto esanime, senza alcun segno di violenza o altro. Apparentemente una morte inspiegabile. Il Cineasta Massimo Piovesan tentò di indagare in passato con un documentario dal nome "Freedom" che pare non sia stato mai terminato per mancanza dei fondi necessari. Un vero peccato, perché tutta la vita di Giorgio meriterebbe di essere immortalata sulla pellicola. Siamo sicuri che a lui piacerebbe essere ricordato per le grandi imprese che ha compiuto. E invece in un mondo che privilegia il gossip delle veline, la sua vicenda è passata quasi inosservata. Caro Giorgio ti pensiamo sempre e ci piace credere che là dove sei ora tu sia  riucito a cavalcare un'altra vespa e a bucare gli orizzonti come hai sempre fatto.

Citiamo un tuo passaggio da "Brum Brum" : "Rimango altre quattro ore in sella, e guido finché il sole è già quasi al tramonto, secondo una sana abitudine che da tempo ero costretto a perdere, prima di fermarmi in un villaggio qualsiasi per passare la notte. E’ una delle sensazioni che ho sempre amato di più, e che così spesso mi ha dato l'illusione di essere libero e padrone della mia vita: quel grappolo di minuti dalla consistenza indefinibile, quando non è ancora buio e non è più giorno, e tu entri in un posto che non hai mai sentito nominare, con la consapevolezza che domani sarai già lontano, e che per altri mesi, per altri anni, per altri grappoli di minuti della stessa intensità continuerai ad allontanarti, assecondando il dipanarsi di una matassa il cui filo ti si srotola tra le mani senza farsi accorgere, e finisce dall'altra parte del mondo".

30 August, 2011

Se vinco guadagno, Se perdo paghi tu.

Immaginate di giocare a carte con un amico. Immaginate che questo vostro amico quando vince si prende i vostri soldi e quando perde pretende che siate voi a dargli i soldi che a perso ... !
Assurdo ? Insopportabile ? Forse a questo amico daremmo un bel cazzotto sul muso ... Eppure noi accettiamo continuamente che questo ci accada, con la differenza che questa fregatura non ce la propina un amico, bensì un banchiere o un grande imprenditore. Il sistema dovremmo ormai conoscerlo e in parte lo abbiamo già affrontato in queste pagine. La Banca o la grande compagnia guadagna a più non posso incamerando profitti (che sono i nostri soldi) e si espande sempre di più fino ad essere classificata "TOO BIG TO FAIL" ovvero "Troppo importante per essere lasciata fallire" (Geniale eh ??). A questo punto quando la compagnia ha dei debiti che non può più pagare, chiede aiuto allo Stato (Che ricordiamocelo, siamo noi). I politici che rappresentano la nostra comunità, ovvero lo Stato, prepara precedentemente il terreno diffondeno notizie di crisi attraverso la stampa ed i media per rendere le misure di salvataggio come "inevitabili". Una sorta di Vaselina. Ed ecco che poi "purtroppo" si deve chiedere "uno sforzo alla comunità dei cittadini" che prontamente dovranno mettere mano al portafoglio attraverso nuove tasse o l'aumento di quelle esistenti per ripagare il debito contratto dalla compagnia. Non succede solo in Italia, badate. E' un sistema occidentale. Inventato dalle famiglie del sistema globale. "Se vinco guadagno, se perdo paghi tu ". Eccezionale. Senonché a qualcuno cominciano a girare gli zebedei. E infatti proprio recentemente la piccola Islanda ha deciso di sottrarsi a questo abuso. O almeno ci sta provando. Guardatevi questo video:


25 August, 2011

Vivere in un Furgone. Si può.

Alcuni lettori ci scrivono che vorrebbero tanto mollare tutto e vivere in camper ma ... non dispongono del denaro sufficiente per comprarsi un camper. Concordiamo sul fatto che i camper talvolta anche vecchissimi e con 300.000 chilometri percorsi, mantengono dei prezzi di mercato inspiegabilmente elevati. Certo cercando bene e con pazienza si possono trovare delle buone occasioni, ma la ricerca può divenire estenuante. In casi di budget ridotto all'osso vi consigliamo di optare per un semplice furgone. Anche se più disagevole, la vita in un furgone è possibile. Abbiamo incontrato decine e decine di fulltimers che vivono in un furgone e addirittura alcuni in una semplice automobile opprtunamente adattata. Ad ogni modo i furgoni usati si trovano spesso a prezzi stracciati in quanto le aziende li rivendono dopo averli ammortizzati completamente e quindi hanno un valore virtuale pari a zero. Vediamo cosa è importante.

SCELTA DEL FURGONE: Per prima cosa, a parte i bellissimi volkswagen d'epoca, disponibili solo a benzina, meglio optare per un motore diesel, più parsimonioso e resistente. Scegliete un furgone che abbia già il pianale in legno in quanto l'isolamento dal freddo del pavimento è importante. Successivamente potrete mettere un isolante bituminoso sopra al legno per ridurre ulteriormente il passaggio del freddo. Il problema del furgone è appunto quello che non avendo materiale isolante sulle pareti diventa un frigorifero in inverno e un forno in estate. Tuttavia questo problema merita alcune considerazioni. I Fulltimers si muovono sempre a seconda dell stagioni, là ove la temperatura è temperata. Per cui d'inverno potrete vincere il freddo rimanendo nel sud d'italia o in Portogallo dove la temperatura non scende mai sotto i 15 gradi. In estate per ovviare al gran caldo vi sposterete sull'appennino o sulle alpi o nella regione francese della Dordogne dove troverete temperature gradevoli intorno ai 20 gradi.
Ovvio che in estate parcheggierete sotto un albero per evitare il surriscaldamento dell'abitacolo.

FREDDO: Per quanto riguarda il freddo ricordatevi sempre che ci sono alpinisti che dormono in tenda con temperature esterne di 30 gradi sotto zero e sopravvivono. Cio' significa che con un buon sacco a pelo potete resitere a qualunque temperatura. (Scegliete un sacco a pelo certificato per temperature estreme). C'è anche un'altra soluzione di emergenza che adottai personalmente qualche anno fa quando mi trovai bloccato da una tempesta di neve sulle alpi francesi, ed ero in un furgone, quindi senza riscaldamento autonomo. Per questo tipo di emergenza vi servono tre oggetti che sarebbe meglio abbiate con voi se decidete di vivere in un furgone: Un convertitore da 12v a 220v, un Timer meccanico, una Termocoperta. Le termocoperte sono quelle che si vendono i tutti i supermercati e si usano di solito sopra il materasso in casa per avere il letto caldo quando si va a dormire. Funzionano a 220v e consumano circa 60 watt. Quindi per potere attaccare la termocoperta alla batteria dell'auto, vi serve un convertitore da 12v a 220v che sopporti almeno 100 watt di carico. Il problema è che durante la notte il consumo della coperta potrebbe ridurre a zero la batteria del furgone, ecco quindi che con un timer farete in modo che la coperta si spenga ogni 15 minuti per altri 15 minuti dimezzando il consumo. Sotto le coperte (Il sacco a pelo in questo caso non va bene) il caldo si manterrà per i 15 minuti in cui la coperta è spenta senza problemi. Ad ogni modo è fortemente consigliato di montare una seconda batteria sul vostro furgone di modo che la batteria che serve per lo starter del motore rimanga sempre carica e non rischiate di rimanere a piedi. Durante il giorno in casi di freddo estremo potrete usare dei riscaldatori a gas che funzionano con le bombolette di gas portatili, ricordandovi di areare il furgone per non asfissiare. Non usate mai invece le Zibro o le stufe a kerosene in genere perché durante il movimento perdono il carburante creando grossi rischi.

AERAZIONE: L'aerazione del vano del furgone è indispensabile in quanto dormire con il finestrino aperto non è per nulla sicuro. E' indispensabile quindi fare installare un Oblò sul tetto del furgone da un carrozziere specializzato (costo circa 100/150 Euro compreso il lavoro) oltre ad una grata di quelle richiudibili sul portellone posteriore a livello del pianale. Questo perché se ci dovesse essere una perdita di gas accidentale da una delle bombole portatili, il gas non andrebbe in alto come tutti pensano ma scivolerebbe verso il basso uscendo dalla grata lasciata opprtunamente aperta.

BISOGNI: Per quando non siete nelle vicinanze di un bosco ... Sono in vendita WC simili a quelli di casa ma completamente in plastica e leggerissimi. Altrimenti anche un vaso da notte va bene. Ricoprite il vaso con un sacchetto di plastica biodegradabile nel quale avrete inserite della segatura. Fate i vostri bisogni, richiudete bene il sacchetto e disperdetelo in natura vicino ad una pianta, come fertilizzante. Ricordiamoci bene che i rifiuti organici non sono inquinanti, anzi contribuiscono al nutrimento della natura. Gli inquinanti sono i prodotti chimici. Per milioni di anni uomini e animali hanno inondato il pianeta di resti corporali senza che vi fosse il minimo inquinamento. Scusate la precisazione ma di questi tempi è opportuna. Per quanto riguarda la carta igienica usate quella nautica che si dissolve senza inquinare.

DOCCIA: Nelle località marine troverete sempre facilmente delle doccie disponibili gratuitamente. Alcune doccie a pagamento sono disponibili presso alcuni autogrill (Chiedete ai camionisti che hanno il vostro stesso problema di lavarsi). Ovviamente al bisogno e contro un piccolo pagamento potete sempre usufruire della doccia di un campeggio. Inoltre il nostro amico inglese DAN che vive in automobile ci da una ottima dritta. Se siete stanziali per un certo periodo di tempo nelle vicinanze di una città, potete fare un abbonamento OPEN presso una palestra che vi costerà circa 80 Euro al mese (quindi molto meno del campeggio) e avrete a disposizione dalle 9 alle 22 di sera, 7 giorni su 7, un bagno dove lavarvi oltre naturalmente ad avere la possibilità di mantenere in forma il fisico. Nella zona di Peniscola in Spagna avevo già sentito parlare di questo metodo adottato da diversi fulltimers.

ACQUA: Vi serve una tanica di quelle da vino, con il rubinetto sottostante, che riempirete ogni volta incontrate una fontana, e appenderete ad un gancio fissato su uno dei montanti del furgone. Al di sotto un piccolo tavolino con un catino raccoglierà l'acqua sporca mentre vi lavate il viso e le mani.

CUCINA: Oltre al classico fornellino da campeggio, esistono oggi dei fornelli portatili a gas molto più larghi e stabili e quindi sicuri. Tenersi anche un fornellino elettrico per quando si è in campeggio e si voglia risparmiare il gas. Utile anche una stufetta elettrica per quando si è in campeggio e ci si possa attaccare alla 220.

17 August, 2011

L'Obsolescenza Pianificata

In assenza di novità riguardanti il mondo dei campers e dei fulltimers, FPC vi propone oggi un interessante documentario Franco-Spagnolo che spiega il modo in cui la famiglia SG cerca di intrappolare tutti noi in quella che viene chiamata "Obsolescenza Pianificata". Scoprirete che a partire dalla lampadina per finire a tutti gli altri prodotti, l'industria chiede ai propri ingegneri di produrre prodotti che si rompano il più presto possibile per obbligare noi consumatori a comprare nuovamente, in un ciclo senza fine.  Il documentario è in spagnolo ma ha i sottotitoli in italiano. Da non perdere. Noterete che usiamo spesso il termine "famiglia SG" per indicare il sistema globale. Ciò è assolutamente voluto e vuole essere un modo per evidenziare che il sistema globale non è qualcosa di astratto che si è autocostituito ed autoregolato. Dietro il sistema globale ci sono degli ideatori, ci sono delle persone fisiche, in carne ed ossa. Quando diciamo "Che vuoi farci, la vita è così ..." siamo in errore. La vita non è così. Alcune persone, poche oltretutto, hanno voluto e vogliono che sia così. Ma vediamoci questo bel documentario di 52 minuti. (Prendetevi un momento di relax) 

16 August, 2011

Terremoti Recenti ? Sospetti sul micidiale sistema HAARP, il Vento della Morte.

Mai sentito parlare di HAARP ? Probabilmente no. Sicuramente avrete sentito parlare molto di più della De Filippi o di Simona Ventura e via dicendo. Il sistema Haarp è una arma micidiale a cui la famiglia SG (sistema globale) sta lavorando da anni nel perseguimento del suo delirio di controllo del genere umano. Troverete in Internet un mare di informazioni digitando semplicemente il termine "haarp". Per semplificare potremmo immaginarci il sistema come un potentissimo forno a Microonde che lancia i raggi all'esterno, verso il cielo, i quali poi rimbalzano e tornano a terra per colpire un obiettivo prefissato. Un arma perfetta (per chi la usa) in quanto non genera suono, né luce, né odore, niente di niente, insomma si potrebbe definire il Vento della Morte. Ovviamente non si conoscono i minimi particolari del suo funzionamento, però ultimamente si sono avanzate alcune ipotesi. La prima è che ci sia una connessione con un altro fenomeno, quello delle CHEMTRAIL, quelle scie bianche rilasciate nel cielo da alcuni misteriosi aerei, probabilmente militari che rimangono nel cielo per giorni (a differenza della normale scia di condensa che sparisce dopo pochi minuti). Ebbene quelle scie bianche sono state analizzate e pare siano formate da sottili filamenti di un materiale plastico non ben definito che avrebbe lo scopo di creare uno scudo nel cielo che rifletta le microonde sulla terra. Ma ci occuperemo delle chemtrail in un altro frangente.
Quello che è interessante sapere è che si sospetta che con la tecnologia Haarp si possano anche generare terremoti. La giornalista italiana Stefania Pace è stata ripetutamente e misteriosamente oscurata quando ha cercato di pubblicare alcune interviste sul recente terremoto in Abruzzo nelle quali alcuni testimoni riferirebbero di alcune persone che qualche ora prima del terremoto sembrava "sapessero che di li a poco ci sarebbe stato un terremoto nella zona". Ricordiamo che a Niscemi in Sicilia, nel territorio militare americano, è in costruzione una base haarp. Qui di seguito, un video sottotitolato in italiano in cui viene spiegato il problema. In alcuni passaggi appare quasi esagerato e quindi è da prendere con le pinze. Tuttavia è interessante per capire di cosa stiamo parlando.


Ma allora Bufala o Verità ? Il sospetto che ci sia qualcosa di reale è forte. Un attento lettore ha verificato la cronologia di Wikipedia scoprendo che la famiglia SG sta cercando di evitare che si diffondano troppe notizie al riguardo e che aumenti troppo la curiosità intorno all'argomento. La tecnica è sempre la stessa: Quando qualcuno comincia ad annusare qualcosa di strano (come ad esempio tutte le enormi incongruenze della versione ufficiale della caduta delle torri gemelle) si opera una contro-controinformazione diffondendo materiale che ridicolizza le opinioni di chi sta scoprendo qualcosa, connotandole come "fantasie di complottisti" nel tentativo (quasi sempre riuscito) di ridare credibilità alla versione ufficiale. Guardate questo video:


Qui l'estratto di un intervista al Generale Fabio Mini rilasciata a Radio Base e trascritta da Luogocomune:

Intervistatrice: Ecco senta, io vado sempre avanti con il suo articolo, a pagina 82 lei scrive: "Tutti fingono di credere che le devastanti esplosioni delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki siano state le prime ed ultime della storia militare, eppure tutti sanno che da allora ci sono già state più di 1.000 esplosioni nucleari nel sottosuolo, nelle profondità degli oceani, in superficie e nello spazio e queste possono provocare per esempio degli tsunami". Che cosa voleva dire qui generale?

Gen. Mini: Volevo dire che quando si pensa che un certo sistema d'arma come l'ordigno nucleare, con le leggi con le convenzioni internazionali, è stato limitato è vero che è stato limitato però si sono sviluppate altre utilizzazioni anche dello strumento nucleare ed oltre lo strumento nucleare anche di quello elettromagnetico.

Intervistatrice: Quindi io posso con le... mi scusi se la interrompo: quindi io posso con un esplosione, un esperimento, creare un sisma anche in qualche modo voluto.

Gen. Mini: Ma assolutamente vero, nel senso che questo non è ormai una fantasia o una illazione, sono cose ormai che sono tecnicamente e scientificamente provate. Quello che manca è la prova che qualcuno deliberatamente lo abbia già fatto, però se si vanno a vedere quali sono le linee di frattura o le faglie che ci sono nella crosta terrestre e si può immaginare che se uno agisce in un punto, per esempio in mezzo al pacifico con una esplosione controllata nucleare o anche soltanto non nucleare o anche soltanto convenzionale, bene il riverbero delle onde sismiche che produce questa esplosione può arrivare e alimentare e provocare addirittura lo tsunami; ma adesso lo tsumani è una forma così che tutti quanti conoscono ma i terremoti in genere possono essere in questo senso...

Intervistatrice: Ecco scusi, io la interrompo sempre perchè... negli ultimi anni io ho fatto delle ricerche e ho sempre visto proprio facendo delle tabelle di raffronto che dove c'erano state delle esplosioni sotterranee, io ho seguito anche alcune esplosioni che venivano fatte dai francesi nel Sahara, poi Mururoa, poi in India e in Pakistan, poi a breve distanza venivano fuori dei terremoti quindi a volte erano sperimentazini quindi si può anche pensare che si possano creare al di là dei terremoti anche dei sisma, anche delle frane, delle valanghe, delle inondazioni, cioè degli scienziati in questo caso molto bravi ma in negativo possono in qualche modo condizionare l'ambiente e quindi l'economia anche di un Paese.

Gen. Mini: Ma assolutamente sì cioè questa è una capacità tecnica, tecnico operativa, che esiste. Adesso io ripeto non ho prova provata che ci sia stato un cosiddetto esperimento o nucleare o convenzionale che abbia provocato un reale terremoto, però la parte tecnica c'è ed io sono anche abbastanza pessimista dal punto di vista militare perchè in 45 anni di carriera militare in giro per il mondo ne ho viste di tutti i colori su quello che riusciamo a combinare, cosa riesce a combinare la fantasia umana, bene io sono veramente pessimista nel fatto di dire che probabilmente c'è qualcuno che ci ha già provato a fare di queste cose; non so dove non so quando ma certamente non nei casi, io penso e spero, nei casi che lei ha seguito perchè in genere quando si fanno queste operazioni si sa benissimo qual è il danno, la conseguenza che si vuole provocare, e non si vuole certo far risalire all'attore o a colui che lo ha provocato percui se lei ha seguito degli esperimenti che erano già stati preannunciati o annunciati questi probabilmente sono o casuali, le conseguenze sono o casuali oppure non volute. Però chi è che vuole farlo veramente ha la capacità tecnica di farlo, lo può fare.

Intervistatrice: Ecco lei ha citato un esempio molto interessante: negli anni '40 un professore australiano, vuole raccontare questa cosa che lei ha seguito, che faceva questi esperimenti, ai nostri ascoltatori?

Gen. Mini: Mah insomma questo è un professore israeliano che si è messo a fare... era australiano, più che altro neozelandese, faceva questi esperimenti, vedeva quali erano le incidenze di questi fenomeni e si è accorto che si potevano provocare...

Intervistatrice: ...delle onde anomale, no, mi diceva?

Gen. Mini: ...potevano fare delle onde anomale, lui le ha provocate: al largo di Aukland lui ha provocato delle onde anomale, dei piccoli tsunami; in realtà erano soltanto fenomeni di onde che venivano, che montavano per conto proprio, e lui c'è riuscito in maniera controllata in maniera limitata ma c'è riuscito e ci è riuscito talmente bene che poi è sparito per un periodo dalla circolazione ma nel frattempo era stato contattato dagli Stati Uniti i quali sempre da un punto di vista tecnico-scientifico volevano vedere quali erano le possibili applicazioni di questo tipo di nuova, parliamo degli anni '40 subito dopo la guerra, di questa nuova arma in una eventuale difesa o comunque offesa contro un eventuale nemico. Lui sembra che non abbia aderito alla parte militare di questo progetto, sembra, ma ovviamente i dati che lui aveva erano a disposizione di tutti anche perhè lui, quella volta, lavorava in Australia per conto della Università della Neozelanda ma chi gestiva i fondi dati a questo progetto erano Gran Bretagna e Stati Uniti.

Intervistatrice: Senta Gen. Mini lei, nel suo articolo, che tra l'altro posso dirlo a chi ci sta ascoltando, noi stiamo consigliando a tutti di leggerlo, proprio anche a quelli che da anni lavorano su queste cose e molte volte anche incontrando delle diffidenze. Lei parla anche di questo centro in Alaska che conosciamo tutti, HAARP, il quale lavora sulle onde ad alta frequenza, questo è finanziato... e su questo si è sempre pensato che potesse influire sul clima; ecco vogliamo parlare... lei ne parla nel suo articolo.

Gen. Mini: Sì ne parlo perchè in effetti è una di quelle evoluzioni della ricerca sulle onde a bassissima frequenza e altissima frequenza, sono i due estremi, per la loro capacità praticamente di superare gli ostacoli, di non essere influenzati dalla curvatura terrestre, di non essere influenzati da ostacoli di varia natura... è quello quindi di modificare, di poter modificare l'assetto anche atomico delle cose. Bene questi generatori ovviamente di queste onde elettromagnetiche particolari, ovviamente chi è che li gestisce dice che sono per tutt'altra natura che non hanno questo tipo di capacità...

Intervistatrice: ...sì qualcuno diceva che volevano creare una specie di scudo per difendere la terra dal discorso dell'ozono mi pare... c'erano delle motivazioni che nessuno credeva poi tra l'altro...

Gen. Mini: Sì francamente diventano anche poco credibili. Sa che cos'è, mantengono una certa dose di credibilità perchè nessuno sa veramente di che cosa si tratta percui se una fonte autorevole dice, come un governo, dice "no, noi non stiamo facendo questi esperimenti per questo ma lo facciamo per motivi difensivi e non turbiamo, alteriamo l'equilibrio ecologico di nessuno, tutti quanti tendono a crederci; soltanto che negli ultimi 15 - 20 anni ormai questo livello di fiducia sulla parola incomincia a scadere un po' insomma, ecco queste onde elettromagnetiche hanno la capacità di interferire e quindi di addirittura di provocare delle alterazioni meteorologiche focalizzate in determinati punti che poi possono montare per conto proprio...

Intervistatrice: Ecco, Generale Mini, tra l'altro noi abbiamo raccolto negli anni, negli ultimi anni, delle proteste da parte per esempio di Paesi come la Russia, come la Cina ma anche altri Paesi che lamentavano, a parte che anche i russi sanno condizionare molto bene il clima anche loro hanno delle possibilità insomma in questo senso di creare dei fenomeni meteorologici, accusavano proprio che certe situazioni meteorologiche di aridità, di siccità o di eccessiva pioggia o di eccessivo freddo, come sta succedendo adesso in Cina, potessero essere provocate artificialmente; avevano fatto una denuncia nazionale, internazionale, dicendo c'è qualcuno dietro tutta questa operazione per creare problemi alla situazione economica di un paese. Lei che cosa risponde di fronte a questo? Lei non ha le prove però a livello, così, di momento...

Gen. Mini: A livello così di momento proprio di riflessione, di una riflessione....

Intervistatrice: Certo, non è tanto fuori di norma insomma questa cosa...

Gen. Mini: Non è al di fuori della norma, come ripeto, anche questo campo, cioè, è un campo in cui la parte tecnica è molto avanzata; ora quando si parla che, si pensa che il programma Owning the Weather 2015, voglio dire... no 2025 addirittura, è partito nel 1999; oggi siamo nel 2008 quindi sono già passati 10 anni e questo obiettivo di possedere il tempo meteorologico entro il 2025 a fini militari, questo è il programma perchè è finanziato dall'aeronautica militare statunitense non è finanziato da McDonald che vuole vendere gli hamburger, quindi questo è un programma che sta andando avanti e se tanto mi dà tanto, se l'obiettivo finale è al 2025, nel 2008 noi abbiamo già qualche risultato lo dobbiamo avere altrimenti chi è che investe i soldi avrebbe già chiuso i rubinetti dei fondi. Qundi ci sono già adesso delle capacità pratiche che possono essere sfruttate io dubito molto a livello di riflessione che ci sia qualcuno che intenzionalmente stia dirigendo queste armi contro un altro obiettivo. Dubito molto non perchè credo che gli uomini siano buoni, dubito molto che ne abbiano acquisito la capacità, però ho messo anche in evidenza nell'articolo la teoria, ma anche le supposte prove, che uno scienziato tecnico militare americano dà di queste cose e lui, secondo lui, i russi... lui attribuisce ai russi...

Intervistatrice: ...Bearden mi pare...

Gen. Mini: ...esatto sì, ma quello che si può attribuire ai russi si può attribuire agli Stati Uniti in maniera maggiore oggi, perchè gli hanno superati in molti campi, ma si può attribuire anche ai cinesi i quali intanto si stanno organizzando e attrezzando per questo; percui se lui pensa che ci siano stati già negli anni '70 degli episodi di utilizzazione di queste onde elettromagnetiche per produrre puntuali fenomeni atmosferici sul territorio degli Stati Uniti, io penso che se lui, e lui è uno scienziato... tra l'altro scrive dappertutto è accreditato dalla organizzazione degli scienziati americani insomma, non dovrebbe essere un millantatore o un fesso. Percui prendendo anche... facendo la tara a quello che lui dice, dal punto di vista tecnico-scientifico già esiste questa capacità e questa possibilità; speriamo soltanto che non abbiano ancora raggiunto un livello tale, soprattutto di determinazione e dico da un certo punto di vista, di stupidità e cattiveria, da impiegarlo realmente pensando di far fuori un obiettivo o un nemico circoscritto senza allargare i danni ad altri che possono anche non essere nemici e possono anche...

Intervistatrice: ...quindi diciamo, per concludere, noi possiamo concludere con quest'immagine su cui io voglio proprio la sua chiusura: io posso provocare, dal punto di vista climatico, una siccità in un paese quando ho l'intenzione di far, come si può dire, andare via una popolazione che in qualche modo mi possa essere di peso la faccio, non so, diventano dei profughi da un'altra parte perchè in quel Paese ci sono materie prime che m'interessano ?.

Gen. Mini: Questo è un fatto che non si può...

Intervistatrice: ...questa è una guerra...

Gen. Mini: Questo è un fatto che non si può assolutamente escludere ed è una guerra.

03 August, 2011

All'origine dei Problemi



I Fulltimers sono spesso attenti alle problematiche che affliggono le nostre società e dalle quali spesso si vogliono allontanare per "respirare". Così non perdiamo l'occasione di segnalarvi quei documenti che difficilemente vedrete in televisione e che aiutano a spiegare come siamo arrivati a questo punto. Tempo fa proprio su questo Blog si era discusso di come in realtà i politici non siano direttamente responsabili del peggioramento delle nostre società, ma semplicemente dei "tirapiedi" che cercano di approfittare della situazione per arricchirsi. Sono in realtà degli "intermediari". I veri "artefici" del disastro delle nostre società sono altrove, fuori dai parlamenti e dalle istituzioni. Nel primo video, datato ma piu' che mai attuale, Beppe Grillo ci spiegherà con la sua consueta ironia il SIGNORAGGIO BANCARIO, ovvero il sistema con cui le banche si appropriano dei soldi dei cittadini in modo assolutamente legale. Nel secondo video Giuseppe Migliorino ci spiega l'origine dei problemi ovvero il momento in cui nel lontano passato, la famiglia De' Medici cominciò a prestare denaro ai Sovrani per finanziare le guerre (Oggi i Banchieri prestano ai Governi) i quali poi per restituire il denaro aumentavano le tasse ai cittadini. Anzi, meglio dire ai "sudditi". Due video interessanti.

31 July, 2011

Offerte Lavoro Stagionale

Chi si fosse finalmente deciso a vivere in camper, ma non dispone né di una pensione, né di una minima rendita di affitto o altro, potrebbe essere interessato ad un Lavoro Stagionale.
I lavori stagionali rappresentano una scelta molto interessante per i Fulltimers in quanto meglio si sposano con una vita libera ed itinerante.
In questo caso il sito di riferimento è Summer Jobs. Il sito internazionale offre migliaia di offerte di impiego a chi voglia un lavoro solo temporaneo, suddivise per nazione. Ovviamente è presente anche l'Italia, ma chi vive in Camper potrebbe essere ancora più interessato a Spagna o Portogallo. Gli annunci per l'italia sono in italiano, quindi anche chi non mastica le lingua non avrà problemi. Sulla prima schermata vi si chiederà anche la località dove vorreste cercare un lavoro ma è sufficiente anche solo indicare il paese. Qui sotto il Link. Buon Job !!!

04 June, 2011

Better Life Index: Vince L'Australia

L'OCSE ha recentemente introdotto un nuovo indice, il BLI o Better Life Index che misura in sostanza "Quanto si vive bene" in un determinato paese. Ciò che è interessante è che a differenza del passato in cui gli indici di questo tipo consideravano soprattutto la diponibilità economica per misurare la presunta felicità degli abitanti, qui si è capito che non sono i soldi, (o perlomeno lo sono solo in minima parte) a rendere piacevole la vita ma tutta una serie di fattori di cui si è tenuto conto come ad esempio facilità di trovare un alloggio al giusto prezzo, disponibilità di lavoro, servizi per la comunità, qualità dell'istruzione, quallità dell' ambiente, funzionamento del governo, qualità dei servizi sanitari, possibilità di svago, sicurezza, etc ...
Al Top della classifica l'Australia. l'Italia è al ventiquattresimo posto, sorpassata dalla Repubblica Ceca che segna il posto 23 (!!!). (Convince poco il settimo posto degli Stati Uniti che soprattutto a causa del sistema sanitario privato e poco accessibile dovrebbero posizionarsi molto al di sotto. Per il resto la classifica appare attendibile e condivisibile. NDR.)
Ecco di seguito la TOP TEN dei paesi del mondo dove si vive meglio:

01 - AUSTRALIA
02 - CANADA
03 - SVEZIA
04 - NUOVA ZELANDA
05 - NORVEGIA
06 - DANIMARCA
07 - USA
08 - SVIZZERA
09 - FINLANDIA
10 - OLANDA

Fonte: http://www.oecdbetterlifeindex.org/

A chi volesse farsi un giro in Australia con il camper segnaliamo la Jucy Rental, che offre in locazione a prezzi veramente contenuti (A partire da 26 Euro al giorno) dei simpatici van verdi/lilla camperizzati.
Il sito web è realizzato molto bene, facile da capire e consultare.
http://www.jucy.com.au/




03 June, 2011

Camper Low Cost #6 (Swiss Room Box)

Bè ... insomma parlare di Low Cost è un po' difficile quando il prezzo di partenza è di circa 7.000 Euro ... però si sa che gli svizzeri le cose o le fanno perfette o non le fanno. Quindi qui rischiamo di essere di fronte ad una idea già vista in Francia ed in Germania ma probabilmente realizzata per funzionare perfettamente e durare a lungo.
Si chiama "SWISS ROOM BOX" ed è un Kit per trasformare in Camper la vostra auto. Esiste in differenti misure per adattarsi alle diverse categorie di autovetture. Il sito lo trovate a questo indirizzo:
Date un occhiata al video qui sotto e vi renderete conto che gli svizzeri hanno lavorato veramente di fino ...

29 May, 2011

550 Euro Per Morire.

Se siete Fulltimers o anche solo Viaggiatori vi potrebbe venire la tentazione di firmare una polizza assicurativa di "Copertura Sanitaria Estero" nel caso vi troviate al di fuori dell'Europa o dei paesi "Convenzionati con L'Europa". Pensateci, non 10 ma 100 volte. E questo vale in generale per ogni contratto che vorreste sottoscrivere con una Banca o con una Compagnia Assicurativa, due categorie di aziende particolarmente voraci (non solo in Italia) di cui avremo modo di parlare più dettagliatemente in seguito e per le quali non esiste proverbio più azzeccato del noto "Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio". Intanto il governo italiano stabilisce che nei paesi "Non Convenzionati" si ha comunque diritto ad un rimborso anche se posticipato: I cittadini italiani che si recano per motivi di lavoro o con borsa di studio o per altri motivi specificati nel Dpr 618 del 1980 nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea e in cui non vigono accordi bilaterali in materia di assistenza sanitaria possono usufruire della garanzia dell'assistenza sanitaria in forma indiretta: anticipare le spese e successivamente chiedere il rimborso tramite la Rappresentanza diplomatica italiana all'estero al Ministero della Salute - Direzione Generale per i Rapporti con l'Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI - Sezione distaccata c/o Ministero degli Affari Esteri. (Dalla lettura della normativa non è perfettamente chiaro se al cittadino SENZA ATTIVITA' LAVORATIVA sia comunque garantita l'assistenza sanitaria nei paesi convenzionati). Ma la cosa più importante da sapere è che il rischio che la Compagnia vi lasci al vostro destino dopo avere intascato i soldi è altissimo. Di seguito riportiamo la storia di Carlo Anselmi riportata da "Le Iene". Carlo, pace all'anima sua, è morto a Cuba in circostanze incredibili, nonostante avesse stipulato una polizza di copertura sanitaria straordinaria di 550 Euro con una nota ed importante compagnia assicurativa italiana. Sotto troverete il Video. Qui di seguito è la lista dei Paesi Extraeuropei in cui è valido il vostro tesserino sanitario italiano (Purché pare, si dimostri una attività lavorativa). In tutti i paesi Europei ovviamente è valido senza alcuna condizione.

ARGENTINA
AUSTRALIA
BRASILE
CAPOVERDE
VATICANO
CROAZIA
SAN MARINO
PRINCIPATO DI MONACO
MACEDONIA
SERBIA
BOSNIA
MONTENEGRO
SVIZZERA
TUNISIA

21 May, 2011

Manca L'Acqua ? Non è Colpa Vostra.

Quante volte avete letto sui giornali o sentito alla televisione che le risorse idriche si stanno esaurendo, che siete tutti degli spreconi, che dovreste chiudere il rubinetto quando lavate i denti e anche quando vi insaponate sotto la doccia, perché il vostro comportamento irresponsabile sta mettendo a repentaglio la vita del nostro pianeta. Tutto vero. Peccato che manca, non a caso, un particolare. Dico, non a caso, perché fa parte del programma del Sistema Globale quello di installare continui sensi di colpa nel cittadino. Il senso di colpa genera depressione, la depressione spinge all'acquisto, le vendite aumentano e con esse i profitti. Ricordatevi sempre che non esiste un "mercato", un' entità astratta che agisce regolando la vita degli uomini. Le società sono così perché qualcuno vuole che siano così.
Ma torniamo all'acqua e al piccolo "particolare mancante" che i media un po' sbadati si dimenticano di comunicare. Il particolare è che le attività domestiche, cioè tutto quello che voi fate con l'acqua quando siete a casa, compreso lavare l'auto, dare acqua ai fiori, farvi la doccia due volte al giorno e lasciare l'insalata sotto il rubinetto a risciacquare, tutte queste benedette attività  che voi, noi, cittadini dotati di scarso senso civico abbiamo, assorbono solo l'8% dell'acqua potabile complessiva. No, non tornate indietro a rileggere, non ho dimenticato uno zero. Tutte le attività domestiche nel loro insieme assorbono l'8, solo l'8% di tutta l'acqua potabile. Non parliamo poi dei Fulltimers, che vivendo nel loro camper, di acqua ne consumano veramente pochissima. Ma allora l'altro 92% ?
Le attività industriali e manifatturiere assorbono nel mondo circa il 22% dei prelievi. L’acqua viene usata per sciogliere, trasportare, lavare, raffreddare. Per produrre un pollo surgelato si usano 26 litri di acqua, tra i 2 e i 10 sono necessari per un litro di birra, la lavorazione di un’automobile ne consuma 78.000, una tonnellata di cemento dai 160 ai 2.000 litri, un Kg. di carta 90. Il record spetta all’industria farmaceutica: per ottenere un Kg. di farmaco sono necessari in media 10.000 litri d’acqua. E ciò che è ancora più grave della quantità utilizzata è la qualità dell’acqua che viene rimessa in circolo alla fine del processo produttivo. Più dell’85% dell’acqua che viene utilizzata nell’industria ritorna in natura sotto forma di acqua inquinata da prodotti chimici e metalli pesanti. Avete mai sentito un politico o un giornalista chiedere all'industria di consumare l'acqua più razionalmente ? No, il problema siete voi quando vi lavate i denti ...
Ma il settore economico che consuma più acqua a livello mondiale è quello dell'industria agricola che utilizza circa il 70% (!!!) delle risorse idriche del pianeta. Mai visti i sistemi di irrigazione che sparano migliaia di litri di acqua anche quando piove ? Poi come sappiamo i prodotti agricoli in esubero vengono mandati al macero per mantenere sul mercato i prezzi alti ...  ma questo è un altro argomento. Voi fatevi pure la vostra doccia, e siate sereni. Se non c'è acqua non è colpa vostra. Abbiate certamente un comportamento eco-compatibile, questo è nobile ed intelligente, ma fate attenzione al finto ecologismo politico che ha il solo scopo di introdurre nei tempi a venire, tasse e profitti privati su beni di largo consumo come l'acqua con la scusa della scarsità. Occhi aperti.

Io ? Voto PBS. Uscire dalla Logica della Contrapposizione

Il PBS ovvero il Partito del Buon Senso ovviamente non esiste. Ma è quello che votiamo ogni giorno quando realizziamo le nostre azioni quotidiane. Uno step importante nella crescita del proprio benessere percepito è l'indipendenza di pensiero. Nessuno di noi è di destra o di sinistra o di centro. Noi siamo persone, individui pensanti. La gestione della società non è una partita di calcio dove si può essere Interisti o Milanisti o Laziali o Juventini o che altro. La gestione della società è una cosa estremamente seria e non ci si può permettere di pensare "per partito preso" come si suol dire. E' divertente (ma anche tragico) osservare come alcune persone esprimano dei concetti "di sinistra" per giustificare il loro voto alla destra o viceversa. In realtà questa logica della finta contrapposizione è creata ad hoc dal sistema, e i cittadini spesso e volentieri ci cascano. I politici di destra e di sinistra fingono di litigare in televisione e poi vanno a giocare a Golf insieme nel weekend. Ma non è un problema italiano. E' il "Sistema Globale" che ha creato e continua a creare anche con l'ausilio della forza militare le società in questo modo per far si che i cittadini credano di essere liberi e di scegliere autonomamente il proprio destino. Non esiste una soluzione "di destra" o "di Sinistra" ad un determinato problema. Esiste la soluzione "migliore". Punto. La soluzione migliore non ha un colore, è la migliore e basta. Facciamo un esempio. Se io chiedessi a tutti voi quale è il sistema migliore per portare un blocco di cemento di 100 Chili dal primo al secondo piano, probabilmente molti di voi mi proporrebbero diverse soluzioni. Di tutte queste soluzioni però, una sarà la migliore in assoluto, e io sceglierò quella. Non mi interessa se quella soluzione è di sinistra o di destra o di centro o di Pinco Pallino. A me interessa scegliere la soluzione migliore, ovvero quella che risolve il problema nel migliore dei modi. E badate bene, non possono esistere "Due soluzioni migliori". Sarebbe una contraddizione di termini. La soluzione migliore è sempre una, una sola. La soluzione migliore è quella dettata dal buon senso. Tornando alla politica attuale, quando andate alle urne avete la sensazione di scegliere, ma non state scegliendo un bel fico secco. Qualunque partito votiate, voi state dando il vostro voto al "Sistema Globale". Non è molto differente da quello che succede nei paesi totalitari, dove c'è un solo partito da votare. La differenza è che nel paese totalitario sei consapevole di non essere libero. Nelle nostre democrazie invece sei convinto erroneamente di poter scegliere. D'altronde, ve ne sarete accorti da soli, che ci sia al governo la sinistra o la destra, non cambia assolutamente nulla. Ed è normale che sia così perché quelle persone, quei politici, di qualunque colore essi siano, sono lì, al soldo del Sistema Globale, per far si che le cose non cambino, sono pagati per questo, perché le cose non cambino. Il sistema è organizzato minuziosamente in modo che il denaro confluisca in modo continuato ed inesorabile nelle mani di alcune famiglie. La cosa è ancora più evidente negli Stati Uniti, dove che ci siano i Repubblicani o i Democratici non cambia assolutamente nulla. La trappola in cui cadono gli elettori è quella di pensare "Forse questa volta le cose non sono cambiate perché non c'era l'uomo giusto". I partiti sanno sfruttare molto abilmente questo pensiero ed infatti regolarmente cambiano la leadership per alimentare nuovamente la speranza nell'elettore e con essa l'idea che "Questa volta sarà la volta buona" e invece tutto rimarrà come è perché è così che il Sistema Globale vuole. Ad ogni modo troverete con un po' di pazienza molte letture sull'argomento se volete approfondire. L'importante è capire il concetto dell'indipendenza di pensiero, e della logica della finta contrapposizione in cui non bisogna cascare. Allora se qualcuno vi chiede "Per chi voti ?" Rispondete "Io voto PBS, il Partito del Buon Senso".

Logo per il vostro sito.

19 May, 2011

Marocchini per caso ... Intervista Ad Eliseo Oberti

Continuano le avventure di Eliseo e Sara, la coppia Fulltimer di cui vi avevamo parlato tempo fa.
Attualmente in Spagna, a Malaga, i nostri amici hanno da poco terminato il loro passaggio in Marocco ed abbiamo colto l'occasione per una breve intervista che siamo lieti di proporvi qui su FPC.






M - Dunque Eliseo, ti sei lasciato alle spalle i colori e i profumi del Marocco.
Vogliamo parlare di questa tua esperienza ? Torniamo indietro di qualche mese e partiamo dall'inizio...

Ti sei imbarcato se non sbaglio ad Algeciras ... Hai preso il biglietto sul posto ?
Quanto è costato ? Come sono andate le formalità doganali ?
Hai dovuto produrre particolari documenti di accompagnamento per il Camper e lo Scooter o bastavano i certificati di assicurazione italiani ?

E – Si, è vero, il Marocco è alle nostre spalle dopo tre mesi vissuti intensamente e già Sara ed io ne sentiamo la nostalgia dei suoi paesaggi e della sua gente. Ci siamo imbarcati ad Algeciras acquistando un biglietto tra i più economici che è costato 180 euro (andata e ritorno per due persone e il camper). In 35 minuti di traghetto veloce eravamo già arrivati al nuovo porto di Tangeri. Le formalità burocratiche di frontiera e le code sono sempre troppe ma accettabilmente sopportabili. Per il camper la nostra assicurazione comprendeva il Marocco nella carta verde, per la Vespa abbiamo invece fatto un’assicurazione integrativa all’arrivo in Marocco del costo di 186 euro per i tre mesi di permanenza.

M - Quale è stato il primo impatto con il Marocco ? All'inizio mi sembra che ci sia stata qualche difficoltà nel trovare le aree di sosta ...

E – Il primo impatto con un nuovo paese in un nuovo continente è sempre caratterizzato da un senso di esplorazione, curiosità e prudente diffidenza. Poi in pochi giorni si comincia a capire come muoversi, quali sono le opportunità e le possibilità anche relative alle aree di sosta, ai camping e alla sosta libera.
In Marocco, un paese che abbiamo trovato quasi meglio organizzato dell’Italia dal punto di vista camperistico, e sicuramente meglio della Spagna, ci sono molte aree di parcheggio-sosta provviste di parcheggiatori autorizzati presenti 24hr su 24 dal costo di 2/3/4 euro al giorno (pura sosta e pernottamento, senza acqua ed elettricità). Ci sono poi molti campeggi, la maggior parte semplici e spartani, il cui costo va dai 6/7 euro ai 10/11, elettricità compresa. Quelli più costosi sono un po’ cari, tenuto conto del costo della vita in Marocco, per la qualità dei servizi che offrono, a parte quelli di Agadir. Ma l’enorme affluenza di francesi in camper ha fatto lievitare i prezzi anche qui.

M - E' possibile la sosta libera in Marocco ? Ovvero dormire con il camper in un semplice spiazzo o su una spiaggia come si fa ad esempio in alcune zone della Spagna o del Portogallo ?

E - La sosta libera è possibile ma da noi è stata utilizzata solo una decina di volte con una percezione di pericoli potenziali molto bassa, forse più bassa di altri paesi europei Italia compresa. L’economicità e la comodità logistica dei campeggi e dei parking-sosta ci ha quasi sempre fatto scegliere queste due opzioni.

M - Piu' scendevi verso sud e più incontravi turisti immagino ... Hai incontrato molti Fulltimers che svernavano in Marocco ? Di che nazionalità ?

E – La presenza dei camperisti in Marocco è notevole: sono migliaia e s’ incontrano quasi ovunque ma soprattutto verso il sud. La percentuale maggiore è quella dei francesi che rappresentano almeno l’80 per cento o forse più di coloro che giungono dall’Europa per svernare dai 3 mesi ai 6 mesi a queste miti latitudini. Sono quasi nella totalità pensionati che hanno ancora la propria casa ma trascorrono la stagione invernale nel clima meraviglioso che offre questo angolo d’Africa. Non sono quindi veri e proprio fulltimers, se con questa parola intendiamo quelli come noi che vivono effettivamente nel proprio camper e non hanno che questo come casa itinerante. Sara ed io ci siamo spesso sentiti come una nuova specie: non siamo né pensionati nè hippies, un’altra categoria di fulltimers abbastanza presente in Marocco, ma che utilizza vecchi mezzi di trasporto, riadattati e spesso obsoleti, molto riconoscibili e fruitori totali della sosta libera.
Oltre ai francesi è presente una buona percentuale di camperisti tedeschi ed italiani che si incontrano soprattutto nelle calde aree balneari di Agadir, Oualidia e sparsi lungo i campeggi della costa atlantica. Generalmente sono pensionati che vengono da molti anni in Marocco per svernare e si fermano a lungo in pochi luoghi. Seguono percentuali più piccole di olandesi, svedesi, inglesi, svizzeri in quantità di gran lunga inferiore.

M - Descrivimi il Clima invernale del Marocco ...

E – Durante il periodo che va dal 1 febbraio al 30 aprile abbiamo riscontrato un clima ideale: non freddo e non caldo, con temperature medie intorno a 20 gradi di giorno, caratterizzate da giornate di sole e cieli limpidi e tersi. Durante le prime settimane abbiamo dovuto utilizzare saltuariamente il riscaldamento al risveglio mattutino quando la temperatura scendeva a 12/15 gradi all’interno del camper in quanto l’escursione termica tra il giorno e la notte è notevole. Nelle ultime settimane le medie si erano alzate di diversi gradi.

M - Parliamo ora dei Marocchini. Pregi e difetti ...

E – La gente del Marocco è generalmente meravigliosa, amichevole, gentile, disponibile, disinteressata ma ci sono eccezioni nella direzione opposta. I bambini sono sorridenti e salutano ad ogni angolo spesso disinteressatamente ma troppo spesso nella speranza di ricevere regali, caramelle, penne stilografiche ed altro. Abbiamo seguito il consiglio delle autorità di non cadere troppo in questa falsa generosità: i bambini che ricevono doni e regali sono spinti a rimanere lungo le strade anziché a frequentare le scuole.
La parte peggiore del Marocco s’incontra soprattutto nelle medine e nei souq delle città più contaminate dal turismo di massa (Fez e Marrakech più di tutte) dove le guide non ufficiali, i commercianti, i procacciatori d’affari sono realmente fastidiosi, molesti e aggressivi. Tuttavia non rappresentano il vero cuore del popolo marocchino costituito da gente aperta e generosa. Noi abbiamo avuto anche la fortuna di fare amicizia con alcuni di loro, entrare nelle loro case e sperimentare direttamente la vera ospitalità e l’amicizia disinteressata che sanno offrire.

M - E il Cibo ... ? Cosa ti è piaciuto e cosa invece hai detestato ...

E – Abbiamo apprezzato sia la qualità che l’economicità del cibo marocchino, sia nei ristoranti semplici che negli ancor più economici luoghi dove si mangia in strada. Le tajine berbere, piatti tipici fatti di verdure e carne, il couscus, gli spiedini di carne, sono stati da noi gustati in ogni angolo del Marocco cucinati nei molteplici modi possibili a seconda delle zone in cui ci trovavamo. Una cucina forse non varia e multiforme come la nostra ma gustosa e insaporita dalle molte spezie utilizzate.

M - Quale parte del Marocco ti ha più affascinato ? Cosa altro ti ha affascinato ?

E – Ogni luogo ha la sua bellezza. Noi abbiamo amato i paesaggi della rocciosa Valle del Dràa e le sue oasi, quelli della Valle di Amelm con i colori di Tafraoute, la valle e i dirupi della Gola del Dadés, l’incontaminata Valle di Ait Bougomez, le silenziose dune del deserto nei pressi di Merzouga, gli angoli preziosi respirati in città come Fés, Marrakech, Rabat, Casablanca (la sua moschea maestosa), Meknés, Ouarzazate, Essouira, Sidi Ifni, El Jadida, Larache, Asilah, Tangeri e Chefchaouen che è tra le nostre preferite. Sicuramente dimentichiamo qualcosa. Ciò che colpisce è la grande varietà e differenza dei paesaggi che il Marocco offre: dalle colline verdi e rotondeggianti del nord, ai deserti, dalle onde dell’oceano Atlantico con le migliaia di spiagge e di coste deserte e incontaminate, alle valli interne dai colori del pianeta punteggiati dalle oasi e dai palmeti, dalle spettacolari cascate (prima fra tutte quelle d’Ouzoud nei pressi di Marrakech) all’azzurro delle coste mediterranee, dai monti dell’alto Atlante coperte di neve ai colori delle sue città.

M - Quale parte invece avresti evitato volentieri ...

E – Tutto ciò che abbiamo scelto di visitare ci è piaciuto. Quest’anno abbiamo decisoo di non spingerci più a sud di Sidi Ifni, dove il paesaggio pare si faccia più monotono e dove si spingono solo coloro che vengano maggiormente attratti dal caldo, dal sole, dalle spiagge e dalla pesca. Ma non escludiamo di andarci nel prossimo futuro.

M - C'e stato qualche momento di paura ? Problemi di sicurezza ?

E – Niente da segnalare a parte quanto abbiamo già detto relativamente ai fastidi incontrati nelle medine e nei souk, specie a Fes. Pericoli reali non direi, piuttosto fastidi e molestie. Qulche problema di blocco del camper nella sabbia a Merzouga per un nostro errore di percorso: prontamente aiutati (per qualche euro) da un turbinio di ragazzi. Come abbiamo già accennato la percezione di rischio e pericolo è stata minima, addirittura inferiore a certi luoghi dell’Europa e dell’Italia. La polizia è sempre disponibile e rispettosa del turista, una fonte d’ingresso economico notevole per il paese. E questo il re del Marocco lo sa bene. L’ordine è "Non infastidire, non molestare, non perseguitare il camperista". Non siamo mai stati fermati nei molti posti di blocco che s’ incontrano durante il viaggio in tutto il Marocco.
Fortunatamente abbiamo evitato l’attentato che a Marakech ha recentemente provocato la morte di 17 persone (tutti stranieri) e il ferimento di altri. Ma questi sono episodi isolati e infrequenti che accadano in molti angoli del pianeta. A differenza di altri paesi islamici del nordafrica, il Marocco per ora è un paese moderato, tranquillo e sicuro il cui governo cerca di attuare riforme graduali anche sull’onda di quanto sta accadendo negli paesi più colpiti dalla violenza delle rivoluzioni come la Libia, l’Egitto, la Tunisia e l’Algeria.

M - Se tu dovessi tornare in Marocco, quali oggetti a cui non avevi pensato porteresti questa volta con te ?

E – A causa della mancanza di reperibilità di gas GPL per rifornire le nostre bombole (ma si trova propano di non alta qualità e le relative bombole) abbiamo optato per acquistare un fornello elettrico e un termoventilatore come alternative utili. In futuro ci porteremo un pneumatico di scorta per la Vespa (non se ne trovano in Marocco).

M - Quanto costa vivere in Marocco per un Fulltimer ? Fammi qualche esempio ... Cibo, Carburante, Oggetti di uso comune ...

E – I costi sono inferiori a quelli europei ed italiani. Si può mangiare in due con una cifra che va da 4/5 euro a 10 a seconda della qualità del ristorante. Il cibo nei grandi supermercati – presenti solo nelle grandi città – costa mediamante un 10/20 per cento in meno e quello nei mercati costa la metà o anche meno.
Il gasolio costa 0,66 euro al litro, e tutto il resto ha costi umani che non ti fanno sentire derubato come spesso succede ad ognuno di noi alle prese con gli acquisti dalle nostre parti. Chiaramente nei souq e nelle medine è d’obbligo trattare i prezzi con gli abili commercianti, scendendo di molto rispetto alla richiesta iniziale.

M - Ai nostri amici Fulltimer che volessero passare tutto l'inverno in Marocco, quali Aree o Campeggi suggeriresti e perché ?

E – Per quanto riguarda le aree-parking-sosta e pernottamento a pagamento (senza acqua ed elettricità) noi ricordiamo (senza voler fare riferimenti precisi) quelle incontrate nelle zone di Asilah, Essaouira, Oualidia e per quanto riguarda i campeggi ricordiamo Larache, Marrakech, Fez, Chefchaouen, El Jadida, Agadir, Tafroute, Zagora, Merzouga e molte altri luoghi dove il rapporto qualità-prezzo è ragionevole. In rete si trovano molte informazioni dai molti viaggiatori che raccontano le loro esperienze ed esiste in commercio anche un libretto in francese con l’elenco di tutti i campeggi presenti in Marocco.

M - Hai qualche altro consiglio particolare da dare a chi volesse soggiornare in Camper in Marocco ?

E – Il consiglio è quello di non aver alcun timore: in Marocco si trova praticamente di tutto e non c’è alcuna ragione di aver timore di andarci come molti ancora hanno. Ma non diciamolo troppo in giro perché oltre all’invasione dei francesi (facilitati dalla lingua) non vorremmo trovarci il prossimo anno anche un’invasione di italiani (già presenti in discreta percentuale)…. J
A parte gli scherzi, il Marocco è un meraviglioso e fruibilissimo paese dove soggiornare, vivere e viaggiare in camper.

M - Grazie Eliseo per il tuo contributo, un grande in bocca al lupo per il proseguimento del tuo viaggio e a risentirci presto.