06 September, 2012

Il Punto di Rottura

Tutti gli oggetti hanno un punto di rottura, un punto oltre il quale non si può andare. L'oggetto resiste, resiste, resiste a tensioni infinite, eppure quel giorno applichi uno spolvero di forza in più, e l'oggetto si rompe. E non torna più come prima. E' accaduto qualcosa di irreversibile. Anche le persone hanno un punto di rottura. Un momento in cui passano dalla PRESUNZIONE che qualcosa non va, alla CONSAPEVOLEZZA che qualcosa non va. E' un processo da quale non si torna indietro, perché in quell' istante preciso in cui passiamo dalla presunzione alla consapevolezza, un meccanismo lento ma inesorabile si mette in moto e non possiamo più fermarlo. Quando questi punti di rottura sono numerosi e simultanei ci troviamo di fronte ad una rivoluzione. E' un meccanismo di autodifesa della società. Chi sta sopra, i Signori del mondo, conoscono molto bene questo meccanismo e infatti sfruttano una nostra qualità, che però in questo caso diventa un difetto: La Flessibilità. I Signori sanno che se loro infilano un coltello nella carne solo pochi millimetri, e poi lasciano rimarginare la ferita, la vittima si calmerà e loro potranno infilarlo ancora altri pochi millimetri e così via sino alla completa introduzione della lama. E' cosi' che sono riusciti a farci accettare cose che non avremmo mai accettato normalmente. Pensate alle privatizzazioni. Pensateci bene. Ma come abbiamo potuto accettarle ? Ora ci siamo talmente abituati che quando arriverà l'ultima, la più terribile, l'arma letale, ovvero la privatizzazione dell'acqua potabile, (In realtà in Giappone si è già andati oltre e c'è la distribuzione lungo i marciapedi di Ossigeno a pagamento) probabilmente dopo qualche flebile protesta accetteremo anche quella. Siamo talmente abituati a farci frustare, che una frustata in più non ci fa più effetto, perché siamo devitalizzati, incapaci di reagire, convinti che il governo, sia un entità esterna del quale avere timore e non una organizzazione pagata da noi, e quindi al nostro servizio come è nella realtà.

Vi racconto un po' come è andata la privatizzazione della telefonia. La SIP l'azienda di Stato, aveva speso milioni e milioni delle nostre amate lire per costruire tutte le infrastrutture (cablaggi, megacentrali etc..) che servivano a costruire la spina dorsale della comunicazione del paese. L'azienda era pubblica e nonostante i costi enormi di gestione era in attivo, ossia riusciva persino a guadagnare. Ora, pensateci bene, quando una azienda pubblica guadagna, voi cittadini state guadagnando perché l'azienda è pubblica e quindi quel denaro entra nelle casse dello Stato che sono le vostre casse. Voi pagavate la bolletta alla SIP e quei soldi entravano nelle casse dello Stato che quindi  poteva poi usare quei soldi per servizi pubblici e tutto quanto serviva. Insomma quando voi pagavate una bolletta alla SIP, stavate pagando una bolletta a voi stessi. Non è importante ora stabilire se fosse più cara o meno cara della bolletta che pagate ora. E' importante capire che quei soldi che voi spendevate per la bolletta vi rientravano poi sotto forma di altri servizi. Oggi pagate una bolletta a Cececom, o Infobill o Cicitu o Quaraquaqua, e dove finiscono i vostri soldi ? Sui conti correnti di qualcuno che neanche conoscete. Lo capite dove sta l'inganno ? Ma torniamo a monte. La SIP esisteva, e funzionava bene. Ad un certo punto la tecnologia fa passi da gigante e abbatte completamente i costi di manutenzione. Dalle grandi centrali con megavalvoloni che richiedevano un sacco di lavoro, si passa a minischede elettroniche grandi come un fazzoletto che costano uno sputo e gestiscono milioni di numeri telefonici. In quel momento la SIP abbattendo enormemente i costi avrebbe cominciato a fare profitti da capogiro che sarebbero entrati nelle casse dello Stato, oppure essendo una azienda di stato avrebbe potuto scelto di diminuire drasticamente il costo delle bollette telefoniche. In entrambi i casi voi cittadini ci avreste guadagnato (Meno tasse, o Bollette meno salate). Qualcuno però che sempre sorveglia queste cose e fiuta gli affari si presenta alla SIP e dice sostanzialmente: "Adesso che c'è da guadagnare, il business lo voglio fare io". Insomma quando la VOSTRA azienda avrebbe cominciato a guadagnare fior di soldoni, qualcuno l'ha ceduta ai privati. Così ha sempre funzionato e così continuerà a funzionare. Vi siete, ci siamo, fatti fregare.
Insisto sulle privatizzazioni perché c'è ancora molta gente che non ha capito bene di cosa si tratti. E' come se voi abitate in un condominio che ha un grande orto dal quale prendete in vostri ortaggi ed ad un certo punto l'amministratore del condominio (Il politico) vi dice: Sapete ? Smettiamola di occuparci del nostro orto, io HO UN AMICO che può fare questo lavoro per noi. Lui si prende il nostro orto e poi passa una volta alla settimana E CI VENDE gli ortaggi. Avete capito ? Ecco tutti quegli AMICI, sono quelli a cui voi adesso pagate le vostre bollette. Le Privatizzazioni sono degli Stupri di massa, e noi abbiamo accettato di farci stuprare perché tutto è avvenuto gradualmente, quasi senza che ce ne accorgessimo. (Ci sarebbe da parlare anche dei pedaggi autostradali, altro scandalo, e dell'industria farmaceutica privata ma rimandiamo ad un post specifico).

Si parlava del Punto di Rottura. Un giorno a Fidel Castro chiesero che conclusioni aveva potuto trarre dopo tutti questi anni di "Esperimento Socialista". E lui rispose più o meno che aveva capito una cosa molto importante. Piu o meno la risposta fu questa: Ho capito in questi lunghi anni che c'è una parte della popolzione, forse il 10%, forse anche di più, che non si accontenta di avere come gli altri, vuole avere di più. Sono individui che non accettano di essere uguali agli altri. Non è per questioni di merito, o perché effettivamente fanno di più degli altri, semplicemente ritengono di avere più diritti degli altri. Sono individui da tenere sotto controllo."  Ora, io non so come definire queste persone, Avidi ? Prepotenti ? però tutti noi nel corso della nostra vita li abbiamo incontrati. La prima persona che mi viene in mente ed è un semplice esempio è una signora in un palazzo dove abitavo che parcheggiava la sua auto di fronte al portone di ingresso, dove le altre auto facevano manovra. Disturbava terribilmente perché costringeva tutti i condomini a manovre estenuanti pur di riuscire ad uscire. Il Parcheggio a disposizione era solo ad una quarantina di metri ma lei imperterrita parcheggiava per comodità di fronte al portone per evitare di camminare quei quaranta metri come facevano invece educatametne tutti gli altri condomini. Non c'è mai stato verso di farle cambiare idea. Riunioni condominiali, intimazioni, diffide, .. Per un pò si adeguava e dopo un mese riprendeva a metterla davanti al portone. Non era una persona facoltosa o con una professione particolarmente importante, del resto non sarebbe cambiato nulla, si sarebbe dovuta adeguare comunque. Però non lo faceva e non lo ha mai fatto. Questo è un esempio preso dalla mia vita reale. Questa è la tipologia di persona descritta da Fidel Castro. Ora, fino a quando queste persone sono delle vicine di casa che parcheggiano male l'auto, la cosa ha delle conseguenze ancora limitate. Il problema è che queste persone esistono in tutti gli ambienti ed in tutti gli ambiti e quindi anche dove non dovrebbero essere. Nei luoghi di potere. Anzi, proprio a causa della loro determinazione, e della loro idea malata di avere più diritti degli altri, queste persone finiscono spesso con l'accumulare potere e decidere le sorti delle altre persone. Tempo fa uscì un interessante documentario che sosteneva proprio questa tesi. Ovvero che i Signori del mondo, quelli che hanno inventato ed organizzato il capitalismo, che comprano i politici e che hanno ridotto il pianeta nello stato in cui è adesso, altro non sono che degli psicopatici, non molto differenti da quegli individui che dipendono dal gioco d'azzardo. Ritengono di avere più diritti degli altri, e mai sazi di potere e di denaro continuano ad agire in modo da accrescere senpre di più il gap, la distanza di potere tra loro e chi sta sotto di loro. Non c'è logica, ecco perché non la si trova. Così come non c'è logica nel dipendente da gioco d'azzardo. E' un comportamento compulsivo che non risponde a nessuna logica.

Questo tipo di individui esiste anche nel mondo animale. Molti etologi hanno osservato in diverse specie individui estremamente prepotenti che tendono ad accaparrarsi la maggior quantità possibile di cibo e di potere sul gruppo. Dal punto di vista evolutivo questi individui, riuscendo ad accoppiarsi più degli altri, rischierebbero di rendere la specie sempre più aggressiva. Ecco che però, e qui torniamo al punto da cui siamo partiti, la società animale ha anch'essa un Punto di Rottura. Ad un certo punto gli individui "calmi" del gruppo, che fino a quel momento accettavano la situazione, improvvisamente si organizzano e con dei veri e propri "blitz" attaccano gli individui prepotenti e con scontri anche violenti li allontanano definitivamente.

C'e sempre un Punto di Rottura. Negli oggetti, negli animali, nell'uomo.

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