08 June, 2013

Scappiamo con il Camper lontani dai modem ...

A dire il vero mi sono sempre chiesto come sia possibile che le onde elettromagnetiche, capaci di attraversare i muri e tanto potenti da permetterci di comunicare con le stazioni spaziali non abbiano alcuna influenza sui nostri corpi, composti da molecole con tanto di neutroni, elettroni e compagnia bella. (In particolare il cervello che comunica attraverso stimoli elettrici). Nessuna generazione di persone è stata esposta quanto la nostra ad una massiccia irrorazione di onde elettromagnetiche, giorno e notte, 24 ore su 24. In principio erano solo le stazioni radio, a cui poi si sono aggiunti i ripetitori televisivi. E poi poco a poco si sono aggiunte le onde provenienti dai satelliti, dai ripetitori dei telefoni cellulari, e da qualche anno anche il segnale Wi-fi, irrorato sia da apposite antenne all'esterno, sia dai nostri modem/router che abbiamo in casa. Basta accendere il nostro Laptop per vedere nella apposita finestrella quanti segnali Wi-fi sono disponibili in quel momento. A volte ne ho contati sino a 20. Se siete in un palazzo è probabile che siate raggiunti oltre che dal vostro modem, anche da quello del vicino di fronte, di quello che sta sopra, da quello che sta sotto e da qualcuno degli appartamenti del palazzo di fronte al vostro. E' una rete elettromagnetica di segnali che si mescolano tra loro, trasportando ogni genere di dati, video, audio e che attraversano il nostro corpo come fosse una radiografia sempre accesa, che non si spegne mai. Quando ero ragazzo si raccontava che i contadini che avevano le fattorie vicine ai ripetitori radio/tv si lamentavano per la ridotta prolificità di alcuni animali. In particolare sembrava che i conigli facessero pochi figli. Ma ovviamente queste informazioni venivano classificate come dicerie popolari senza fondamento. Perché si sa, nell'epoca extra-illuminista in cui ci troviamo, tutto ciò che non si può provare, semplicemente non esiste. Ad ogni modo leggete cosa hanno scoperto in danimarca. E lasciatemelo dire, meno male che esistono i paesi del Nord-Europa, perché se non fosse per loro, noi continueremmo ad ascoltare parole rassicuranti su tutto. La filosofia imperante alle nostre latitudini si riassume in questa frase: "Tanto dobbiamo pur morire di qualcosa". E scusate se mi tocco ...

A proposito. Una scommessa. Dopo i risultati di questo studio verrà quasi sicuramente fatta una contro-ricerca, finanziata in modo più o meno trasparente dall'industria delle telecomunicazioni, che proverà sicuramente che tutto è a posto, sono state fatte delle prove "più accurate" ed è risultato che le onde sono innoque. E' stato così anche con l'acrilamide delle patatine fritte, una sostanza assolutamente e sicuramente cancerogena come continuano a ribadire i ricercatori svedesi, che però è stata astutamente riabilitata attraverso una campagna di controinformazione dell'industria alimentare. Alla fine i consumatori sono rimasti confusi ed hanno continuato a mangiare patatine fritte come niente fosse, come è stato appurato da una recente inchiesta svizzera. Ogni qualvolta esce uno studio indipendente che mostra la nocività di qualcosa, immediatamente parte una controffensiva bene orchestrata che serve a confondere i consumatori. Alla fine non sapendo più a chi credere le persone continuano a fare quello che hanno sempre fatto. I produttori sfruttano inoltre un meccanismo psicologico umano, secondo cui, in presenza di diversi studi sullo stesso argomento che arrivano a conclusioni diverse, la persona tende ad attribuire una maggiore veridicità a quello realizzato più recentemente. Nella mente della persona comune "l'ultimo studio è quello conclusivo, cioè quello che ha messo fine ad ogni dubbio". E' ovvio che l'ultima parola in questo caso sarà sempre quella di chi ha interesse a mantenere le cose come stanno, e che ha le capacità di finanziare senza problemi altre ricerche fino a quando non avrà ottenuto l'effetto sperato. Il povero ricercatore indipendente invece, certo non potrà permettersi il lusso di ripetere all'infinito una ricerca per ribadirne la veridicità. Questo ahimè è il sistema con cui funzionano le cose.

Cinque studentesse della scuola Hjallerup, in Danimarca hanno condotto un esperimento sui semi di crescione per verificare l'influenza delle onde Wi-fi sugli esseri viventi. I risultati sono stati impressionanti. I semi esposti hanno appena germogliato ed alcuni hanno persino presentato delle mutazioni, mentre i semi non esposti si sono sviluppati normalmente.

Qui la fonte in lingua danese:

http://www.dr.dk/Nyheder/Indland/2013/05/16/131324.htm

3 comments:

  1. Con spirito buddista... L'equilibrio sta nel mezzo! Tecnologia, wi-fi, cellulari sì, ma mai eccedere... Non bisogna essere catastrofici, occorre solo sapere che quando è troppo fa male :)

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  3. nteressante blog e questo articolo. Sono pienamente d'accordo su tutto quello che scrivi. Siamo in balia degli interessi e basta...

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