17 March, 2012

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22 Marzo 2015.

Sembrava finita ed invece no. Centinaia di Autocisterne partono scortate da polizia e militari. Sull' Asse mediano, all' altezza di Nola, un commando di duecento manifestanti armati di spranghe, ha assaltato diversi distributori di benzina. Sassi contro gli automezzi, disordini e tafferugli. In frantumi il parabrezza di diversi autotreni. Diversi i fermi operati dalle forze dell'ordine. Tutto è cominciato tre giorni fa quando il prezzo della benzina ha raggiunto i 3 Euro al litro. E' stata la miccia che ha fatto esplodere ovunque la violenza urbana. Sulla  A30, da Palma Campania al casello di Pagani Nocera,a bordo di un' auto, un gruppo di manifestanti ha inseguito un tir per costringerlo a fermarsi. Un inseguimento da film, con la vettura che più volte ha stretto l' autoarticolato verso il lato destro della carreggiata. A Napoli e a Genova è scattato il presidio del porto. Alcuni camion vengono scortati dalle auto della polizia all' imbocco dell' autostrada, altri vengono accompagnati all' imbarco della Tirrenia per la Sicilia, alcuni promettono di partire l' indomani. In tanti però temono una escalation della violenza. - La rivolta è solo all'inizio - ci urla un manifestante - È il terzo giorno di guerriglia urbana. Diversi gli episodi violenti. In mattinata viene rimosso il blocco dei tir che da lunedì scorso intasava i caselli della A 16. Proprio qui, si sono verificati nel corso di ieri notte, incidenti e tafferugli tra autotrasportatori di carburante e manifestanti. L' autista di un furgone che aveva tentato di forzare il blocco è stato fermato e aggredito. Il rimorchio di un tir ha preso fuoco. Decine di tir sono ancora parcheggiati ai caselli autostradali di Mercato San Severino, sulla A30. Sul fronte emergenza beni primari è la benzina il settore più caldo. Dieci autobotti con carburante partiti in mattinata non fanno nemmeno in tempo a riempire i distributori che già le pompe di benzina vengono incendiate dai manifestanti. Assaltato il punto Q8 dell' Arenaccia, migliaia le automobili incolonnate, caos a via Marina e alla Doganella. Alle sei di sera, sono 70 i distributori di benzina ancora in fiamme.I prefetti esortano a continuare la distribuzione di carburante onde evitare la paralisi del Paese. A Napoli vengono riforniti i distributori dell' aeroporto di Capodichino, via Limitone d' Arzano, via Ferraris, protetti dall'esercito. In tutta Italia si moltiplicano i vandalismi alle pompe di benzina e agli autotreni.  Intanto continua in tutta Italia la psicosi da accaparramento di beni di prima necessità. Molti supermercati assaltati anche se gli scaffali di frutta e verdura sono vuoti già da ieri. A rischio anche la distribuzione del latte.


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