25 June, 2012

Le Troppe Alternative Confondono L'Uomo

Una delle cose che mi hanno sempre intrigato è cercare di scoprire la ragione per cui in alcuni paesi come il Brasile o le Filippine per citarne solo un paio, generalmente poveri e pieni di problemi, anche violenti per certi versi, le persone appaiono molto felici, mentre nei paesi occidentali la gente è più triste, depressa, e i tassi di suicidio sono i più alti al mondo. Sarebbe troppo semplicistico dire che tanto più i paesi sono poveri, tanto più la gente è felice, perché in realtà non è così. Ci sono anche paesi poveri dove la popolazione tende ad essere triste e depressa, come ad esempio alcuni paesi dell'Est. Quindi la discriminante non è esattamente il denaro, e nemmeno il clima, anche se questi due fattori in qualche modo sembrano entrare in gioco.  Potremmo affermare infatti che in un paese dove l'economia non è troppo sviluppata e il clima consente una maggiore vita all'aria aperta, ci sono maggiori probabilità di essere felici. Tuttavia questi due fattori, da soli non spiegano tutto. Ancora oggi non è ben chiaro cosa renda felici alcune popolazioni più di altre. Avremo modo di approfondire questo argomento in un altro post. Ad ogni modo Giuseppe Tornatore prova a dare una risposta in quel capolavoro della storia del cinema che è "La Leggenda del Pianista Sull'Oceano" tratto dal testo "Novecento" di Alessandro Baricco. Il film si presta a differenti letture, e ad ogni visione si colgono nuovi  particolari e significati. Ho voluto postare qui sotto una sequenza memorabile, il monologo del pianista "novecento" che spiega al suo migliore amico perché preferisce restare sulla nave e morire piuttosto che scendere e vivere sulla terraferma, a New York, che è metafora della vita moderna, un luogo che offre una serie infinita di possibilità tra le quali è impossibile scegliere, una infinita tastiera che solo Dio può suonare. "Come puoi scegliere una donna, una casa, un paesaggio o anche solo il modo in cui morire in mezzo a tante possibilità ? " In un mondo, quello occidentale, che apparentemente offre possibilità e distrazioni infinite, l'uomo si sente perso e finisce per non scegliere nulla. Non perdetevi questa perla del Cinema. Un grazie a Tornatore per queste grandi emozioni che ci sa regalare.


Qui sotto, l'indimenticabile colonna sonora del film, di Ennio Morricone.


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